Le mie specializzazioni

Mal di schiena, riabilitazione mandibolare e sport da combattimento

Mal di schiena

Con il termine “mal di schiena” si intende un dolore nella parte bassa della schiena, zona lombare, con possibile irradiazione agli arti inferiori. Rientra tra i disordini muscolo-scheletrici più debilitanti e più complessi da curare ed è tra le principali cause d’assenza dal lavoro. Sono però molto rare le patologie per cui sia necessario intervenire con approcci più invasivi come la chirurgia. Nella maggior parte dei casi, invece, il mal di schiena viene definito “aspecifico” poiché non è specificata una causa vera e propria scatenante il dolore e spesso non la si può nemmeno identificare attraverso esami diagnostici come una radiografia. Artrosi, disidratazione dei dischi intervertebrali, protrusioni ed ernie discali sono situazioni comunemente descritte negli esami diagnostici, ma non per questo sono obbligatoriamente la causa del dolore.

Sono, infatti, tutte situazioni che fanno parte di processi fisiologici di invecchiamento, presenti anche e soprattutto in persone che non presentano dolore lombare. Pertanto attraverso le più recenti evidenze scientifiche sono state redatte delle linee guida internazionali sul trattamento di questa problematica. Ad oggi si parla infatti di un nuovo approccio, denominato bio-psico-sociale che considera la persona nel suo insieme. Ormai è chiaro che l’origine di questo problema va indagato attraverso un insieme di fattori che riguardano lo stile di vita della persona, il modo di muoversi, le abitudini quotidiane e il modo di affrontare il proprio dolore, in correlazione ad aspetti anche psicologici.

Ma come si cura il mal di schiena?

Le linee guida internazionali promuovono l’esercizio attivo, in associazione a trattamenti manuali. In seguito ad un’attenta valutazione, sarà il fisioterapista ad impostare il trattamento per il mal di schiena attraverso degli esercizi specifici finalizzati al recupero dei movimenti corretti e delle zone sensibilizzate dal dolore. La terapia manuale costituisce una parte fondamentale del trattamento per migliorare la percezione del dolore e favorire il recupero, attraverso manipolazioni mirate alle zone in disfunzione.

Scopri come funziona il trattamento

Fisioterapia Cranio-Cervico-Mandibolare

Soffri di mal di testa? Il tuo mal di testa è associato a dolori al collo? Senti strani rumori durante l’apertura o la chiusura della bocca? La fisioterapia potrebbe essere la soluzione al tuo problema.

Esiste un'importante correlazione tra il cranio, la cervicale e la mandibola, una disfunzione in una di queste zone può creare una sintomatologia diffusa anche nelle altre. In letteratura scientifica viene definito Disordine Temporo Mandibolare (DTM), termine generico che racchiude un insieme di sintomi, in particolare mal di testa nella zona delle tempie e rumori nei movimenti della mandibola. Le cause possono essere di origine diversa definendo il problema come multifattoriale. Tra le cause più influenti vanno considerati i problemi di bruxismo e di serramento, i traumi facciali e gli incidenti stradali.

Altri fattori favorenti sono la mal occlusione, le patologie infiammatorie e i problemi ormonali. Anche la psiche gioca un ruolo importante tra le cause di questi disturbi, spesso associati a stress e depressione. Infine la postura, ovvero la relazione tra questi distretti anatomici, deve essere equilibrata per garantire il corretto movimento.

Ma qual è la soluzione ai Disturbi Temporo-Mandibolari?

I più recenti studi scientifici hanno riscontrato che la fisioterapia è la soluzione più efficace a queste problematiche attraverso un’accurata valutazione seguita da un corretto trattamento. Il fisioterapista riveste un ruolo centrale in questa situazione: attraverso dei criteri diagnostici basati su linee guida internazionali al fine di poter fornire una valutazione precisa che può essere successivamente fornita anche ad altri professionisti (logopedisti, ortodontisti, medici specialisti).

Il trattamento consiste in tecniche manuali che vanno ad agire sulle articolazioni e sui muscoli di questo sistema, associate ad esercizio terapeutico attivo ed infine educazione al paziente per garantire dei risultati duraturi.

Esistono 5 domande per capire subito se è necessaria un’indagine più approfondita del tuo sistema Cranio Cervico Mandibolare:

  1. Hai mai avuto dolore alle mascelle, alle tempie, nell’orecchio o davanti all’orecchio dall’altro lato?
  2. Negli ultimi 30 giorni hai mai avuto un mal di testa che includesse l’area delle tempie?
  3. Negli ultimi 30 giorni hai sentito rumori quando hai mosso o usato la mandibola?
  4. Sei mai rimasto bloccato a bocca chiusa o avuto la sensazione che la bocca non si aprisse del tutto?
  5. Aprendo al massimo la bocca, sei mai rimasto bloccato a bocca aperta o comunque hai mai avuto la sensazione che non si sarebbe richiusa?

Se anche solo una risposta a queste 5 domande è un SI è consigliabile approfondire con una valutazione completa.

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Sport da combattimento

Negli ultimi anni è aumentato sempre più l’interesse verso gli sport da combattimento: tra tutte la più conosciuta è la Boxe, ma si sono ormai affermate anche le arti marziali orientali come la Muay Thai e il Karate, fino ad arrivare alle MMA, arti marziali miste, che prevedono la conoscenza e l’utilizzo di più stili di combattimento.

Considerate degli sport a tutti gli effetti presentano molteplici vantaggi per il nostro organismo. Prendendo come esempio la Kick Boxing, disciplina alla quale sono affezionato come fisioterapista e atleta, i suoi benefici possono essere considerati alla pari di quelli di un interval-training ad alta intensità. Chi pratica questo sport in modo costante ottiene un forte effetto cardio-vascolare con benefici sulla propria capacità respiratoria e resistenza e, attraverso l’utilizzo di tutto il corpo, migliora la forza e la resistenza muscolare oltre che la propria flessibilità. Favorisce un importante consumo energetico e soprattutto è indicata a tutte le età!

Non va inoltre sottovalutato l’aspetto psicologico, aiuta infatti a sviluppare una maggiore autostima e sicurezza, oltre ad essere utile contro ansia e stress.

Gli infortuni più comuni sono quelli traumatici, in particolare riguardanti la mano, la caviglia e la spalla, ma sono frequenti anche problematiche riguardanti errori durante l’allenamento, ovvero non dare il tempo giusto al corpo di adattarsi facendo troppo e troppo presto. Queste problematiche riguardano soprattutto contratture muscolari con dolori ricorrenti in diversi distretti in particolare alla schiena e agli arti. Anche in questo caso è necessaria una valutazione specifica che consenta di comprendere i meccanismi scatenanti il dolore considerando il carico degli allenamenti e i gesti tecnici eseguiti a seconda della disciplina.

Un atleta di brazilian jiu jitzu, ad esempio, andrà più facilmente in contro ad infortuni collegati a cadute a terra con ripercussioni sulla cervicale, differenti da chi pratica una disciplina di striking che potrebbe sollecitare lo stesso distretto con traumi diretti portati da colpi al viso.

Oltre a corsi di fisioterapia negli sport da combattimento e la certificazione di cutman, frequentare palestre e conoscere differenti stili di combattimento mi ha portato negli anni a comprendere meglio le richieste degli atleti e poterli aiutare nelle loro esigenze più particolari.

Da non sottovalutare anche i traumi alla mandibola che possono determinare conseguenti problematiche inerenti la cervicale e la testa. In generale è importante porre attenzione alla prevenzione di questi infortuni in modo da evitarli attraverso accorgimenti suggeriti dal fisioterapista.

Ogni atleta ha caratteristiche e trascorsi personali diversi che vanno valutati con cura in ogni caso specifico da un fisioterapista che conosca lo sport in modo approfondito. Una buona valutazione è fondamentale per poter impostare il giusto trattamento per ogni atleta. La correzione del gesto, il miglioramento specifico della forza e dell’elasticità di determinati muscoli associati ad un trattamento manuale mirato possono essere la chiave per essere sempre in piena forma.

Un fisioterapista di riferimento dovrebbe essere la prima cosa da considerare quando ci si avvicina ad uno sport da combattimento.

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